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                            L'oblio Naturale la memoria ricorda informazioni meglio o peggio a seconda di come le abbaimo fissate e periodicamente recuperate sia in base alle sensazioni legate a quel ricordo. è pero soggetto anche all' Oblio un fenomeno naturale di perdita parziale o totale dei ricordi . Secondo la legge di Ebbinghaus che risale al 288 un ricordo tende a diminuire piu velocemente nelle prime ore , se non viene fissato . ci sono 4  teorie per spiegare l'oblio :  Decadimento della traccia mnestica : secondo questa teoria i ricordi tenderebbero a svanire a causa del normale deterioramento delle connessioi chimiche dovute al passare del tempo. Interferenza o inibizione :  quando un'informazione è di ostacolo ad un altra succede un interferenza retroattiva cioè rende difficile ricordare i ricordi precedenti . invece se è proattiva sara piu difficile recuperare un uinformazione perchè le informazioni precedenti rendono piu difficile ricordare. Perdi
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                   La teoria sulla nascita del linguaggio  Per spiegare l'origine e lo sviluppo del linguaggio . sono state proposte molte teorie. Gli elementi in cui verte la discussione riguardano il ruolo dell' ambuiente e delle componenti innate , nonchè l'interlocutore a cui si rivolge il bambino,ossia se stesso o gli altri. SKINNER sostiene che il linguaggio , come altri aspetti del comportamento viene appreso mediamente il condizionamento opeante,osssia una srie dis timoli reazioni e rinforzi che mantengono attivo un certo comportamento .per quanto eiguarda il comportamento verbale , il condizionamento operante si basa su rinforzi delettivi di suoni e combinazioni di suoni forniti dall' ambiente . La teoria di skinner sembra pero considerare il bambino come un organismo vuoto che reagisce passivamente all' ambiente . Anche secondo Noam Chomasky non si puo negare che l'imitazione e il rinforzo intervengano nell'apprendimento del linguaggio
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                         La comunicazione non verbale    Le parole sono accompagnate costntemente costantemente da altre forme di comunicazione tanto strettamente connesse tra loro che molti studiosi non accettano le distinzione tra linguaggio verbale e non verbale. un primo gruppo riguarda i movimenti del corpo . i gesti  le espressioni e la postura. un secondo gruppo riguarda i fenomeni paralinguali come il riso lo sbadiglio e il pianto. l'Americano Edward Hall ha studiato il comportamento spaziale o Prossemica che ha individuato le distanze tra gli interlocutori in rapporto alle situazioni indine anche l'abbigliamento e il trucco comunicano qualcosa .
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                      I bambini selvaggi Abbandonati o persi nella giungla, destinati a una fine di stenti per fame, freddo o a diventare vittime di predatori. Eppure scampati alla morte e ritrovati dopo anni, nudi, con gli occhi assenti, incapaci di camminare eretti e di parlare, adattati a muoversi velocemente a quattro zampe o ad arrampicarsi sugli alberi. Sono i ragazzi selvaggi, poco meno di 100 casi registrati nella letteratura e nelle cronache degli ultimi secoli. Ma come hanno potuto farcela a copravvivere in condizioni così dure? Riconoscere l’esistenza di ragazzi (o bambini) selvaggi significa ammettere la possibilità che esseri umani a partire da circa 2 anni di età possano resistere in un ambiente selvatico nutrendosi di foglie, erba, bacche, radici, uova di uccelli e piccoli animali, come insetti, rane e pesci. O che possano farlo aiutati da altri mammiferi. Ospiti degli animali. «È pensabile che alcuni animali tollerino la presenza di un piccolo
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               La comunicazione Animale Anche nel mondo animale esiste la comunicazione. Essa è anzi indispensaile per la soppravivenza ,Gli animali comunicano tra loro per riprodursi  , per determinare il territorio , per organizzare la caccia , per cercare il cibo. Alcuni animali usano segnali sonori  spesso adottano anche altri mezzi come la postura del corpo , il movimento della coda o segnali chimici . Anche gli insetti sono in grado di comunicare . Ma invece alcune speci hanno segnali piu complessi come le api che compiono una specie di dana con le quali comunicano.  
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                               Don Milani , linguaggio e classe sociale  Il modo in cui ciascuno di noi parla , la scelta dei termini sono la conseguenza di molti fattori. stimolati da casi di insuccesso scolstico , molti studiosi si sono chiesti quale sia il ruolo che gioca l'estrazione sociale nell'apprendimento del linguaggio . Analizzando il linguaggio della classe media e della classe operaia , l'inglede Basil bernstein ha formulato la teoria della DEPRIVAZIONE VERBALE . Ha distinto 2 codici linguistici :  il codice ristretto : legato al contesto , povero di sfumature  e articolazione sintattica , nel quale i significati rimangono impliciti. Il codice elaborato : sganciato dal contesto . articolato dal punto di vista sintattico e sematico . Lo sviluppo delle capacità linguistiche è stato al centro anche degli interessi del sacerdote italiano Don Milani che ha diretto la famosa scuola italiana di Barbiana. Dove accoglieva i bambini respinti dalle scuole m
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                           Una intelligenza o molte intelligenze ? Howard gardner ha introdotto la teoria delle intelligenze multiple,ha infatti considerato l'intelligenza stessa come realtàmultiforme. Ha individuato 9 intteligenze : 1) intelligenza logico-matematica: abilità nel individuare principi e valutazione di oggetti. 2) intelligenza linguistica : abilita che si esprime nella padronanza del linguaggio. 3) intelligenza spaziale . abilita di percepire gli oggetti visivi 4) intelligenza musicale : abilità nel distinguere i suoni 5) intelligenza cinestetico-corporea : abilità nel controllodei movimenti  6) intelligenza interpersonale: abilità di conprendere gli stati d'animo delgi altri  7) intelligenza itrapersonale : abilità di comprendere le proprie emozioni  8) intelligenza naturalistica : relativa al riconsocimento degli oggetti naturali. 9) intelligenza esistenziale : saper riflettere sulle questioni dell'esistenza